ISLANDA
L’Islanda è un sogno, è l’avventura, la prova del deserto, l’urlo della natura, la pace. Le definizioni di questa terra, fino a non molti anni fa addirittura misteriosa, sono dozzine e probabilmente ne manca ancora una.
Sicuramente è il paradigma dell’avventura a portata di mano. E’ lontana, ma non così tanto, rappresenta il freddo nord, senza esagerare, pur mantenendo la promessa di grandi contenuti naturalistici.
Probabilmente rimangono delusi quasi tutti coloro che pensano di andare a visitare le città islandesi: il comune di Reykjavik conta poco più di 120.000 abitanti, la regione della capitale con i suoi comuni satelliti, periferie o sobborghi, arriva ad un totale di circa 210.000. Quindi un’area molto piccola, certamente interessante, ma molto distante da icone metropolitane e storiche come Berlino o Londra o anche solo la splendida Firenze. La seconda città, Akureyri, addirittura chiamata “la capitale del nord”, conta 17.000 abitanti, in parte sparsi su un’area molto vasta. Il resto è rappresentato da piccoli villaggi, quasi sempre con meno di 1.000 abitanti, fattorie sparse e ampie zone deserte.
Ecco, se volete provare la sensazione del deserto ma vi spaventano il caldo e la distanza dal primo baluardo di civiltà, l’Islanda vi attende. Nella regione del nord-est, viaggiate da Myvatn a Egilsstadir, circa 160Km quasi senza incontrare edifici. Se volete un’avventura minima e facile, attraversate l’altipiano lungo la pista Kjolur, mezza giornata di viaggio nel deserto lunare. Se siete bravi guidatori di fuoristrada, quelli veri e non Suv, tirate i dadi sulla mappa, qualcosa per voi troverete certamente.
Forse davvero la definizione che più si avvicina è “urlo della natura”: quello del vento, sempre presente a ricordarvi che siete su un grande scoglio in mezzo all’Atlantico e al confine del Circolo Polare Artico; quello delle cascate e della pioggia e delle onde dell’oceano perché l’acqua è la vita di questa isola; quello del rombo dei geyser e della forza della geotermia dal cuore della terra e occasionalmente del fuoco della lava. Ai quattro elementi di base l’Islanda ne aggiunge due: l’urlo silenzioso delle aurore boreali, che già giocano in cielo dal mese di settembre e quello soave delle balene, che in Islanda sono residenti fisse, anche davanti alla capitale.
Potete scegliere tra la comodità di un viaggio su strada asfaltata, senza perdervi quasi nulla di questo variopinto spettacolo o la rude avventura su una pista per ammirare i tesori nascosti.
Phileas
Fly&Drive in Islanda, estate 2019
Abbiamo sognato l’Islanda per molto tempo, e abbiamo cercato di pianificare al meglio il nostro viaggio per riuscire a goderci il meglio in 10 giorni, lasciandone magari una parte per un prossimo viaggio. Anzi, per i prossimi viaggi, dato che almeno uno dovrà essere invernale!
Siamo partiti, in 3, da Milano Malpensa con volo diretto Icelandair. Purtroppo il volo è solo serale, ed arriva in nottata all’aeroporto di Keflavik, quindi abbiamo pensato di dormire nell’hotel di fronte all’aeroporto e di iniziare il viaggio il mattino dopo. Il bello di questa soluzione è che poi permette la partenza per il ritorno nel pomeriggio, anziché all’alba!
Abbiamo scelto di fare il giro completo dell’isola, tagliando però attraverso l’altipiano, e saltando tutta la parte occidentale che faremo in un secondo viaggio. Abbiamo ammirato così i paesaggi lunari e totalmente deserti del centro dell’isola. Questa strada, chiamata Kjolur, si può percorrere facilmente con un suv, tipo Duster, in una giornata, l’importante è che sia 4x4, più per obbligo di legge che per difficoltà vera e propria: si tratta di una lunghissima e piacevole strada sterrata. I ricordi sono davvero innumerevoli: cascate, geysir, pozze di acqua calda, bagni termali attrezzati e oceano. Non bisogna assolutamente perdersi l’uscita in barca per vedere le balene, imperdibile anche la navigazione tra gli iceberg (niente paura!) e una discesa in una grotta lavica. Attenzione, noi abbiamo chiesto in anticipo la prenotazione per queste escursioni, chi arriva là al momento, in estate, rimane a bocca asciutta.
Due parole sulla capitale: molto carina e vivace, da girare a piedi, un giorno è poco, due interi rischiano di essere molti. Tenete presente che quasi tutta la zona è isola pedonale, quindi è più conveniente stare poco al di fuori del centro (comunque raggiungibile in 10 minuti) e spendere molto meno per il parcheggio.
Abbiamo speso circa 4.000€ di pernottamenti (ottimi!) e noleggio auto, oltre a 380€ a testa per i voli, prenotando a marzo per la seconda metà di agosto. A questo da aggiungere il carburante, che costa come in Italia, e da mangiare. I ristoranti sono parecchio costosi, si parte da un minimo di 40/50€ a testa, per limitare i costi durante la giornata andavamo a rifornirci nei supermercati (ottimi i Bonus!) per tenere i ristoranti solo per la cena.
Il clima è stato continuamente variabile: ore di sole gradevole e cielo azzurro, quasi blu, erano seguiti da pioggerellina e talvolta veri temporali, per poi tornare bello in mezz’ora. Solo una costante, il vento, talvolta impetuoso: state attenti alle portiere!
Grazia, Agosto 2019
Tour Aurora Boreale in Islanda, inverno 2018
Abbiamo sempre avuto il sogno di vedere l’aurora boreale e l’Islanda, abbiamo scelto quindi di unire le due cose con un breve viaggio invernale a Febbraio. Non siamo grandi viaggiatori, quindi abbiamo scelto un tour guidato in italiano.
Il tour ci è costato circa 900€ per persona, abbiamo aggiunto circa 470€ per i voli, via Copenhagen. La coincidenza in Danimarca era molto lunga, dalle 13 alle 22, abbiamo quindi approfittato per visitare il centro della città, collegata sia con treno che con metropolitana in circa 20 minuti. Al rientro invece è molto più veloce.
L’Islanda a Febbraio è una specie di deserto bianco: non c’è molta neve, ma il vento la spazza continuamente e il cielo è spesso lattiginoso, conferendo quindi un’aria “siberiana” a tutto quanto. Quando il cielo si apre al sereno, tutto diventa scintillante. Oltre alle cascate, comunque visitabili e all’area vulcanica di Geysir, siamo riusciti anche a vedere l’aurora boreale, la quarta sera sopra a Reykjavik, quando avevamo quasi perso le speranze. Lo spettacolo è incredibile e lascia senza fiato.
Bellissima è stata l’esperienza del bagno termale alla Secret Lagoon, molto caratteristica e lasciata come era 50 o 100 anni fa: tutto intorno bianco e gelido e noi nell’acqua calda….
Il clima, sempre variabile, non è stato terribilmente freddo, ma il vento ce lo ricorderemo a lungo!
Abbiamo fatto il piccolo errore di non aggiungere una notte in più al termine del tour: alcuni amici, conosciuti là, hanno fatto una minicrociera da Reykjavik per vedere le balene, e ci hanno riferito uno spettacolo bellissimo: pazienza, sarà per un’altra volta: l’Islanda crea dipendenza!
Antonia e Paolo